“GEOMETRA 2030” IL PROGETTO, GLI OBIETTIVI
Dopo due anni di pandemia, cresce la preoccupazione degli italiani per i temi legati all’emergenza ambientale:a rivelarlo – ultimo in ordine di tempo – è il sondaggio condotto da You Gov per ECCO, il think tank italiano sul clima.
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Un sentimento condiviso da tutta la popolazione coinvolta, indipendentemente dall’età, dalla provenienza geografica o dall’appartenenza politica, derivante dalla consapevolezza delle conseguenze legate ai cambiamenti climatici in Italia e nel mondo; e plausibilmente rafforzata dalla necessità di intraprendere nuove politiche di risparmio energetico unitamente all’implementazione delle rinnovabili, a fronte dello scenario bellico nel quale è stata catapultata l’Europa in seguito al conflitto russo-ucraino.
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Da questa preoccupazione, tuttavia, scaturisce un doppio effetto positivo: la disponibilità ad un cambiamento radicale delle proprie abitudini (soprattutto da parte dei più giovani), e la convinzione che la transizione ecologica – sempre più necessaria e urgente – si configuri come un’opportunità di crescita economica.
La transizione ecologica è il processo-pilastro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Green Deal europeo, investito della responsabilità di contrastare il cambiamento climatico in atto. Ma non solo: è anche una leva per configurare nuovi modelli produttivi, nuove forme di investimento e nuovi spazi professionali, con evidenti vantaggi di natura economica, oltre che ambientale.
Per questo è importante che la categoria dei geometri acquisisca consapevolezza sul tema della transizione ecologica e sulle misure specifiche per realizzarla, finalizzate a limitare il consumo di suolo, a ridurre lo spreco idrico e l’inquinamento di mari e fiumi, a favorire l’economia circolare, a rendere più sostenibile la mobilità urbana, ad incentivare l’uso di materiali naturali o riciclati per le costruzioni, a rendere le abitazioni più efficienti dal punto di vista energetico, a far crescere l’agricoltura sostenibile.
Ed è altrettanto importante che ciascun professionista identifichi con chiarezza quali – tra le sue conoscenze e competenze – possono essere messe al servizio di questo cambiamento, approfondendo ogni aspetto relativo all’impatto ambientale delle prestazioni tecniche, dalla progettazione attenta alla qualità del costruito alla scelta di materiali ecosostenibili.
In questo percorso, il progetto “Geometra 2030” – realizzato dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati in evidente assonanza con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile – offre un preciso indirizzo metodologico: il Piano editoriale – articolato in 28 contributi focalizzati su argomenti specifici – si configura come una vera e propria road map attraverso la quale dare evidenza delle attività che il geometra può svolgere per contribuire al raggiungimento degli obiettivi strategici indicati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dall’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile, dal Green Deal europeo, dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030 (PNIEC).
Riflettere assieme sull’importanza dell’impatto ambientale delle prestazioni tecniche è il primo passo per renderci consapevoli degli effetti che il nostro agire produce sulle persone, sulle famiglie, sulla collettività: una responsabilità sociale e culturale, oltre che professionale.